Quando potare l’ortensia? Ecco cosa devi sapere

Quando potare l’ortensia? Le operazioni di potatura sono naturali per specie come l’ortensia, che gode di una ottima considerazione da parte di numerosi quanto appassionati fans di questo arbusto che può crescere in maniera molto semplice ma che richiede un po’ di “gestione” proprio con cure che prevedono anche la potatura.

Quando potare è una delle condizioni chiave in quanto si tratta di un elemento che va preso con le giuste misure e va effettuato nel momento giusto, anche per una specie mediamente resistente come questa, che è spesso impiegata come elemento estrerno di rilievo e per allietare una serra o un giardino, può essere negativa se effettuata nel modo sbagliato ma anche nei tempi errati.

Pianta esterna di successo

L’ortensia è infatti una specie dal comportamento fortemente arbustivo, che cresce in posizioni quasi “selvatiche”, contestualizzando l’ambito in questione che è sostanzialmente quello cittadino o casalingo: preferisce le aree molto soleggiate anzi ha bisogno di diverse ore di sole possibilmente anche in inverno, e per tenere ben controllata la crescita ha bisogno di cure.

Ha un periodo di fioritura abbastanza lungo, che va da circa maggio e può proseguire fino a settembre inoltrato se la temperatura è abbastanza stabile, mentre dalla fine dell’autunno entra in riposo vegetativo ma è sostanzialmente una pianta perenne, che non perde particolarmente le foglie. Tra le caratteristiche particolari va riscontrata il livello di acidità del terreno.

Quando potare l’ortensia

Questo è infatti in grado di modificare sensibilmente il colore dei fiori, condizione che permette una sorta di personalizzazione evidente modificando il pH del substrato. Importante sia per la crescita dei fiori ma anche per offrire alle parti interne della pianta una buona esposizione solare, è la potatura, che va effettuata in un periodo definito.

  • Da fine febbraio fino a metà marzo è il periodo ideale
  • Perchè non sono previste più gelate ed è possibile senz’altro non compromettere la fioritura che inizia come detto qualche settimana dopo

Una giusta potatura serve anche a stimolare una fioritura efficace anche se resta qualcosa da effettuare con attenzione e giudizio seguendo un po’ di logica, iniziando, con un paio di robuste cesoie ben affilate con l’eliminazione dei rami oramai inutili, quelli estremamente secchi, che ostruiscono la crescita della pianta o che sono semplicemente d’impiccio.

Vanno cimate solo i rami che sono più legnosi e meno verdi, inoltre non è mai una buona idea cimare tutte i rami allo stesso modo, perchè è naturale aspettarsi che alcuni di questi risultino essere più vecchi, mentre altri non dovrebbero essere “toccati”, soprattutto se si tratta di elementi estremamente carichi di gemme giovani.

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